Una crescita costante. Un’opportunità da cogliere e coltivare, con professionalità.
Che “il bel Paese” fosse una meta turistica tra le più gettonate non è notizia recente. L’Italia è uno dei paesi più belli del mondo e i turisti continuano a sceglierla come meta per le vacanze. Siamo il paese che detiene il record di maggior numero di siti “patrimonio dell’umanità” dell’UNESCO, abbiamo la capitale europea della cultura 2019, Matera. Un mare invidiabile e una moltitudine di varietà enogastronomiche di eccellenza, ma non solo, fanno il resto. Infatti il 2018 ha segnato una crescita costante per numero di presenze.
Già nel trimestre gennaio-marzo 2018 l’Istat ha rilevato che le strutture ricettive ufficiali hanno registrato 19,4 milioni di arrivi e oltre 56 milioni di presenze. Un aumento rispetto allo stesso periodo del 2017 del 4,5% e 3,9% rispettivamente. Tale dato viene ulteriormente confermato da Banca d’Italia che rileva un saldo positivo della bilancia turistica del +11% e un aumento della spesa dei turisti stranieri del 4% (pari a 9 miliardi di €).
Anche il settore trasporti conferma la crescita facendo segnare un incremento del 6,2% dei passeggeri nel traffico aereo (pari a quasi 67,5 milioni di unità). Questo dato si traduce in un + 2,7% di aerei (dati: Assaeroporti). Il trasporto su rotaie ad alta velocità fa segnare un +10% dei passeggeri (fonte: FSNews).
L’ultimo monitoraggio ENIT riporta dati interessanti. Dei quasi 140 Tour Operator intervistati che vendono il nostro Paese in ben 22 mercati stranieri, quasi 3/4 dichiarano vendite in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sta di fatto che, in media, la domanda turistica estera dal 2010 a oggi è cresciuta del 4,6% per gli arrivi e del 3,4% per le presenze.
L’estate del 2018 ha fatto segnare un aumento dei turisti australiani dell’11,5% rispetto al 2017 (e ricordiamo che solo il volo per arrivare in Italia dura più di 24 ore), dei giapponesi (+9,5%). Inoltre lo stesso periodo ha confermato la predilezione degli statunitensi per il nostro Paese, con un aumento di presenze rispetto al 2017 del 7,3%. Ciò significa che il 38% dei turisti extraeuropei che vengono in Italia sono statunitensi.
Se si vuole avere un’idea del 2019 appena iniziato basti pensare che nella prima settimana del nuovo anno i turisti in Italia sono stati 9,8 milioni, 800 mila in più dello scorso anno nello stesso periodo (+8,5%).
Appare chiaro che il turismo si conferma un motore importante per l’economia del nostro paese. Usando una similitudine mutuata dal mondo motoristico, tanto più un “motore” è affidabile, tanto più esso continuerà a portare soddisfazioni. Per continuare a crescere e restare competitivi in questo settore è necessario sviluppare competenze specifiche e altamente professionali.